La strategia 2021 di Gianluca Rondini (in foto), responsabile del private banking di Credem (20,7 miliardi di euro di masse allo scorso settembre), espressa a Citywire in occasione del recente speciale “Private Banker - Il tempo di guarire” (qui consultabile gratuitamente).
Quale è la sua visione per il 2021? In termini di lavoro dei banker, proposta ai clienti e investimenti su cui puntare.
Con l’attivazione del nuovo polo private faremo un nuovo importante passo avanti in termini di focalizzazione dell’offerta ai nostri clienti. Continueremo a investire per mixare umano e digitale nella relazione con i clienti, esaltando vicinanza e personalizzazione.
Il modello di servizio olistico verrà potenziato sul fronte corporate finance e M&A grazie a un’interazione più sinergica delle competenze di gruppo e alla collaborazione con alcune importanti realtà nazionali.
L’utilizzo di strumenti illiquidi quali Eltif e Fia si affiancherà alla valorizzazione degli strumenti Esg.
Che valore ha avuto il secondo semestre 2020?
Di rinascita, nel senso che dopo lo shock creato dalla pandemia, che ha letteralmente squassato mercati, quotidianità e stati d’animo, la ritrovata “libertà” ha ridato fiducia alle persone, seppur in un contesto nel quale investire non era semplice.
Le opportunità di allocazione non sono mancate tra aprile e maggio, ma il secondo semestre ha permesso in modo più allargato di ricominciare a ragionare di progetti con la clientela.
Scrivi un commento